Nessuna regione vitivinicola si avvicina a Bordeaux tanto quanto Pessac-Léognan, dove i circondari esterni a sud della città hanno ormai da tempo fagocitato alcuni Châteaux. Sopravvivono solamente i più importanti, che devono tuttavia difendersi dalla pressione espansionistica urbana. Tuttavia, nessuno è ancora riuscito a mettere le mani su Haut-Brion, 1er Grand Cru Classé, e La Mission, nomi troppo importanti, proprietà troppo preziose.
La fama dei vini bordolesi è iniziata qui, su terreni sabbiosi e ghiaiosi molto poveri, dove già all’inizio del XIV secolo venivano prodotti importanti vini rossi. Vini così intensi che il clero ci affondava le mani. L’arcivescovo Bertrand de Got fondò una cantina e, poiché il figlio di una famiglia aristocratica nel 1305 divenne Papa con il nome di Clemente V, l’azienda venne chiamata Château Pape Clément.
Sulla carta si capisce bene in quale direzione preme l’attività costruttiva, ad esempio fino a pochi chilometri dal portone dello Château Carbonnieux, nato nel 1292 come monastero.