Una tenuta da favola con dolci colline, fitti boschi e il maestoso Castello di Brolio risalente al XII secolo. Testimonianze scritte dell’epoca confermano che il Castello di Brolio divenne di proprietà dei Ricasoli nel 1141. Dall’inizio del XIII secolo, la famiglia combatté al fianco della città di Firenze: dalle infinite battaglie contro Siena fino all’unità d’Italia, tanto che Bettino Ricasoli, soprannominato «il Barone di ferro», divenne presidente del Consiglio del nuovo Regno d’Italia subentrando a Cavour.

Il Barone Francesco Ricasoli, 32esimo della dinastia, prese le redini della tenuta di famiglia nel 1993. Lo studio dei suoli da lui voluto rivelò la presenza a Brolio di diciannove diversi tipi di conformazione del terreno. In collaborazione con un’équipe di prim’ordine, il Barone mise in atto un’ambiziosa strategia di promozione della qualità, piantando nuovi vigneti e avviando un programma su base scientifica di selezione e riproduzione dei migliori cloni di Sangiovese.

Oggi, Ricasoli incarna l’azienda vitivinicola più rappresentativa del Chianti Classico. I pregiati vigneti si distinguono per il loro terroir unico: i tre cru – Colledilà, Roncicone e CeniPrimo – sono vinificati esclusivamente da Sangiovese e riversano nel calice le magnifiche caratteristiche di questo vitigno, valorizzate ancor più dagli omonimi vigneti. Le etichette riprendono le mappe e gli avvenimenti storici del Chianti. Le uve sono selezionate e raccolte a mano.