Mendoza è la zona vinicola più importante dell’ Argentina occidentale, beneficia di un clima continentale e si estende a un’altitudine che varia dai 600 ai 1100 m s.l.m. La città fu fondata nel 1561 ai piedi dell’Aconcagua (6962 m s.l.m.), la montagna più alta dell’America Latina. La forma spiccatamente verticale delle Ande fa sì che il clima del Pacifico si infranga contro le pareti montuose e scarichi tutta la sua umidità sul lato cileno. Mendoza rimane quindi all’asciutto, anche perché l’Atlantico è lontano e le sue piogge non si spingono fin qui.
La provincia di Mendoza è «tierra pobre», terra povera, e semidesertica. L’acqua di disgelo proveniente dalle Ande si raccoglie da secoli in quattro fiumi e viene distribuita attraverso una rete di canali. Piccoli fossati e strette forre fungono da capillari e trasportano l’acqua nei filari, per poi disperdersi rapidamente nel terreno alluvionale sabbioso, che poggia su una base calcareo-argillosa. L’aumento della coltivazione vinicola nella regione di Mendoza ne incrementa il fabbisogno: l’acqua viene pompata da circa 17’000 pozzi profondi che, se messi insieme, raggiungono la portata di due fiumi.