I migliori vini pugliesi provengono dalla penisola salentina, il tacco dello stivale. Qui, anche nell’antichità, ogni superficie, per quanto piccola, veniva zappata, arata e rivoltata. Furono i Greci a introdurre la viticoltura. Il centro della viticoltura salentina è la Manduria.
Fiano è sinonimo di bianco, Primitivo e Negroamaro di nero. Sul versante di Adria il Negroamaro è di casa, su quello del Golfo di Taranto è invece il Primitivo a farla da padrone. Fino alla fine degli anni Novanta questi due vini dell’Italia meridionale erano famosi a nord delle Alpi molto meno dell’olio d’oliva pugliese. Li si utilizzava per tagliare e per colorare i pallidi vini del nord. Primitivo e Negroamaro sono vini semplici, corposi e terrosi, talvolta un po’ dolci, con un tocco di cioccolato. Il gusto fruttato deciso con note amarognole si sposa perfettamente con le verdure amare, che in Puglia hanno davvero un sapore amaro, e con i piatti a base di pasta e di carne.