Regione vinicola della Campagna

A sud di Napoli si trova la patria del leggendario Falerno degli antichi Romani. Il Falerno è un vino, non un vitigno. L’eccellente potenziale di questa regione (sole, pendii, terreni vulcanici) è attutito dalla debolezza dei mercati interni: qui manca il denaro per acquistare vini di pregio. Chi si accolla il rischio di un’esportazione può raggiungere risultati insperati. Ad esempio nella parte inferiore del Golfo di Salerno, nel Cilento, dove la natura ha riconquistato i suoi spazi per effetto della trascuratezza da parte dell’uomo. Come un cane che si è liberato dal guinzaglio ed è tornato a essere lupo. Tuttavia l’Atlante dei vini non lesina elogi: «Sulla costa nei pressi dei tempi di Paestum produttori come Montevetrano, De Conciliis e Maffini realizzano, ad esempio, vini di classe mondiale, attingendo quasi esclusivamente alla ricca eredità dei vitigni autoctoni.»

Fiano e Greco Bianco costituiscono la base di eccellenti e speziati vini bianchi. Grandi rossi sono Aglianico e Piedirosso, talvolta supportati dal vitigno pugliese Primitivo o persino dal piemontese Barbera.