Per semplicità, la viticoltura portoghese può essere suddivisa nelle due aree del nord-ovest, soprattutto della valle del Douro, i cui vini iniziarono a essere esportati in Inghilterra nel XII secolo e barattati con partite di stoccafisso, e delle regioni centrali e meridionali, dove i vini erano destinati al consumo locale e coloniale. Dal XVII secolo i vini rossi della valle del Douro furono arricchiti con del brandy per poter reggere il viaggio spesso burrascoso alla volta dell’Inghilterra. Il Porto fu accolto entusiasticamente e diventò un marchio.
Tra Porto e Vila Nova de Gaia, dove veniva conservato il vino Porto, inizia la foce del Douro, un fiume che nasce dal Duero, nella Spagna centrale, e si getta nell’Atlantico dopo un viaggio di 897 chilometri. Grazie ai suoi spettacolari terrazzamenti, la valle dell’Alto Douro è diventata patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. La zona vinicola è stata la prima a ricevere la denominazione di origine protetta.
Conosciuto un tempo come semplice fonte del vino Porto, l’Alto Douro dagli anni Novanta si è conquistato una buona fama con i suoi vini da tavola. Il merito di questo successo è anche della casa Niepoort, con cui Casa del Vino (Weinkeller Riegger AG) intrattiene un rapporto cordiale da 30 anni.