Il romano Plinio scriveva nella sua Naturalis historia che a tavola le uve retiche provenienti dall’agro veronese comparivano sulle tavole come antipasto. Le bacche venivano servite essiccate, ma anche aggiunte al mosto e bevute come vino. L’ultima frase sembra quasi la ricetta dell’Amarone e del Ripasso.
Oggi il Veneto è la zona vinicola più grande e produttiva d’Italia. Il Veronese, parte del territorio, si estende dal Lago di Garda a Soave. Nei vigneti situati nella parte superiore della Pianura Padana ai piedi delle montagne, si fatica a trovare nomi paragonabili, per i risultati raggiunti, a quelli del Piemonte o della Toscana. Il Veronese è produttivo e noto per vini bianchi amabili come il Soave o per i rossi come il Valpolicella. Tuttavia con l’Amarone, realizzato con bacche essiccate (tra cui Corvina, Rondinella, Molinara), e con il Ripasso, una versione più leggera, il Veronese sta guadagnando punti ormai da tempo.